L'Isola Gallinara

L'isola Gallinara è una piccola isola dinnanzi ad Albenga. Le sono dimensioni sono di 470 per 450 m, con un'altezza di 87 m e una superficie totale di 0,11 km2.
Figura 27: Vista dell'Isola Gallinara a inizio secolo
L’isola, come le altre del Tirreno e del mar Ligure, ospitò probabilmente degli eremiti e successivamente vide il sorgere di una comunità monastica passata alla regola benedettina. Tra il X e il XII secolo il monastero toccò l’apice della sua prosperità e, grazie ad importanti donazioni, acquisì cospicue proprietà non solo nel Ponente Ligure, ma anche in Francia e in Spagna. Poi il declino e nel 1473, con la morte dell’abate Carlo Del Carretto, l’abbazia venne data in commenda. Dopo quasi quattro secoli, titolo e diritti passano alla Diocesi di Albenga e nel 1866 il vescovo Raffaele Biale cedette la Gallinara a privati. Dalla Iulia Augusta si scorge la torre cinquecentesca, fatta costruire dai genovesi. Il palazzo padronale, più volte ampliato e rimaneggiato, ha inglobato i resti dell’antico monastero. La chiesetta è del primo Novecento, in stile neoromanico.
Sull'isola sono presenti due gallerie scavate dai prigionieri di guerra quando l'isola venne occupata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Sono alte circa due metri e hanno una larghezza di circa tre metri, sezione quadrata piuttosto irregolare, poiché non rifinita. Si incrociano con un angolo di 90° consentendo un controllo marittimo a 360° sulla zona di mare antistante. Alle estremità delle gallerie si trovano delle piazzole di quindici metri per quindici, ormai coperte dalla vegetazione, sulle quali i cannoni provenienti dai binari collocati nelle gallerie potevano brandeggiare comodamente. Nelle gallerie venivano stoccati i proiettili. Alla fine della guerra il tutto venne smantellato e portato presso l'Arsenale di La Spezia.

Tuttora privata, l’isola è inserita dal 1989 nel sistema delle aree protette della Regione Liguria.


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