Il
suo percorso iniziava a Placentia
(Piacenza) e proseguiva attraverso Dertona
(Tortona) e Aquae
Statiellae
(Acqui Terme), si concludeva presso il trofeo
di Augusto della Turbie,
eretto dall'imperatore nel 7-6 a.C. fra Mentone
e Nizza
nella odierna Franci
a. Successivamente fu prolungata fino ad Arelate (Arles), per collegarsi alla via Domitia (via Domizia).
In
Liguria, il suo tragitto attraversava, i centri romani di Vada
Sabatia
(Vado Ligure), Albingaunum
(Albenga), e Albintimilium
(Ventimiglia). Era il proseguimento della già esistente via
Aurelia-via Æmilia Scauri che terminava a Vada Sabatia. Una volta
completato, l'intero sistema stradale aveva un lunghezza di 962 km.
Nel
territorio ligure i resti del tracciato stradale originario sono
individuabili solo in pochi casi, come tra Albenga ed Alassio e a
Finale Ligure, dove in entrambi i casi rimangono parti del selciato
antico. Più numerosi, invece, sono i ponti sopravvissuti fino ai
nostri giorni. Molto probabilmente il suo percorso, nel tratto
ligure, era quasi sempre parallelo alla costa, ma molti sono i dubbi
riguardo al tracciato litoraneo tra Vado e Finale Ligure, dove doveva
affrontare e valicare massicci montuosi e promontori a picco sul
mare. Per superare questa zona avrebbe dovuto arretrare notevolmente,
ma va presa in considerazione la possibilità
che, per evitare i tratti più accidentati, si ricorresse alla
navigazione di piccolo cabotaggio.
Infatti
un altro breve tratto di selciato, è visibile presso la Mortola, al
confine con la Francia. Altri imperatori, come Adriano e Caracalla,
si occuparono della manutenzione e del rifacimento della strada.
Bisogna comunque ricordare che la strada romana è stata l’unica
via di comunicazione di terra che attraversava il ponente ligure fino
al primo Ottocento, quando Napoleone prima e i Savoia in seguito
iniziarono e completarono la strada litoranea, l’attuale via
Aurelia. E’ evidente quindi quanto numerosi devono essere stati gli
interventi di manutenzione della strada nell’arco di oltre 2000
anni.
Il Percorso
I Monumenti Funebri
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