La Via Iulia Augusta

Costruita tra il 13 e il 12 a.C. per volere dell’Imperatore Augusto, collegava Roma alla Gallia meridionale. La via Iulia Augusta, nel tratto tra Alassio e Albenga, costituisce un percorso storico naturalistico tra i più suggestivi della Liguria, di facile percorribilità e dai colori e dagli odori tipici della macchia mediterranea, dove il mare e la vista dell'Isola Gallinara sono due elementi fissi di tutto il percorso. La via Iulia Augusta prende il nome da Ottaviano Augusto, che è storicamente il fautore dell'opera, ma è probabile che alcune parti del tracciato esistessero già prima.
Il suo percorso iniziava a Placentia (Piacenza) e proseguiva attraverso Dertona (Tortona) e Aquae Statiellae (Acqui Terme), si concludeva presso il trofeo di Augusto della Turbie, eretto dall'imperatore nel 7-6 a.C. fra Mentone e Nizza nella odierna Franci





a. Successivamente fu prolungata fino ad Arelate (Arles), per collegarsi alla via Domitia (via Domizia).
In Liguria, il suo tragitto attraversava, i centri romani di Vada Sabatia (Vado Ligure), Albingaunum (Albenga), e Albintimilium (Ventimiglia). Era il proseguimento della già esistente via Aurelia-via Æmilia Scauri che terminava a Vada Sabatia. Una volta completato, l'intero sistema stradale aveva un lunghezza di 962 km.


Nel territorio ligure i resti del tracciato stradale originario sono individuabili solo in pochi casi, come tra Albenga ed Alassio e a Finale Ligure, dove in entrambi i casi rimangono parti del selciato antico. Più numerosi, invece, sono i ponti sopravvissuti fino ai nostri giorni. Molto probabilmente il suo percorso, nel tratto ligure, era quasi sempre parallelo alla costa, ma molti sono i dubbi riguardo al tracciato litoraneo tra Vado e Finale Ligure, dove doveva affrontare e valicare massicci montuosi e promontori a picco sul mare. Per superare questa zona avrebbe dovuto arretrare notevolmente, ma va presa in considerazione la possibilità che, per evitare i tratti più accidentati, si ricorresse alla navigazione di piccolo cabotaggio.

Infatti un altro breve tratto di selciato, è visibile presso la Mortola, al confine con la Francia. Altri imperatori, come Adriano e Caracalla, si occuparono della manutenzione e del rifacimento della strada. Bisogna comunque ricordare che la strada romana è stata l’unica via di comunicazione di terra che attraversava il ponente ligure fino al primo Ottocento, quando Napoleone prima e i Savoia in seguito iniziarono e completarono la strada litoranea, l’attuale via Aurelia. E’ evidente quindi quanto numerosi devono essere stati gli interventi di manutenzione della strada nell’arco di oltre 2000 anni.
Il Percorso
I Monumenti Funebri

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